domenica 15 aprile 2012

Sviluppiamo il concetto del decentramento (art. 5 cost.)

Per decentramento si intende, in senso letterale "lo spostamento di qualcosa situata al centro verso la periferia".

La Costituzione italiana prevede il decentramento legislativo ed amministrativo fin dalla sua entrata in vigore.

Art. IX delle disp. trans. e finali e art. 5

Perché ? 

Inizialmente il potere non poteva non essere concentrato nel solo Parlamento e Governo, ma dovendo diventare col tempo l'Italia una repubblica DEMOCRATICA, consentendo quindi ai cittadini di controllare meglio i suoi amministratori mediante strumenti di democrazia diretta, il potere centrale doveva gradualmente essere trasferito alle aree locali (concetto federale). Inoltre è anche più logico e semplice governare/amministrare un territorio restando in QUEL territorio perché solo a stretto contatto con la gente di quel territorio con le sue risorse, caratteristiche, problematiche, etc., che possono diversificarsi per diverse ragioni (sociali, culturali, geografiche, geofisiche, etc.) e solo restando in quel territorio si possono conoscere, affrontare, discutere i problemi e si possono trovare le più opportune soluzioni per quel territorio e per le sue problematiche.
Detta in parole povere: ognuno conosce meglio i problemi di casa propria (in cui vive con la propria famiglia) più di quelli dei vicini di casa.

Esempio:
Supponiamo che una società privata, con un monopolio assoluto (o quasi), che fornisce un bene o un servizio di prima necessità alla popolazione, anziché avere uffici amministrativi in ogni regione ne abbia uno solo in Basilicata (ad es, l'ENEL).

Le persone che vivono in Piemonte che dovessero lamentarsi del servizio, ma ancor più delle bollette che riceve, o dei conguagli cumulativi che riceve ... dove cazzo devono andare ? In Basilicata ? E' vero che ci sono dei punti Enel dislocati ovunque ... ma non hanno poteri decisionali !

Lo stesso ragionamento vale per il controllo dei cittadini sull'operato dei suoi amministratori.

Mantenere quindi un potere accentrato serve solo ed esclusivamente a sottrarre i responsabili di scelte irresponsabili al giudizio ed al controllo dei cittadini sulla carta sovrani.

Ecco perché siamo ancora in alto mare con l'applicazione dei principi esposti nella Costituzione citati inizialmente.

Si vedano anche gli articoli:
 3, 46, 49, 50, 51, 56, 58, 71, 75, 138, 102, 114, 117, 118 e 123 Cost.
i cui punti sono riassunti qui sotto in ordine:

  • Art. 3 = partecipazione dei lavoratori e determinare la politica
  • Art. 46 = partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende
  • Art. 49 = struttura democratica dei partiti (non verticistica come lo è sempre stata)
  • Art. 50 = diritto di petizione per chiedere leggi ed esporre comuni necessità
  • Art. 51 = tutti possono concorrere alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza senza necessariamente far parte di partiti politici (che non sono un obbligo ma un diritto).
  • Art. 56 = scelta ed elezione diretta dei deputati (non indiretta - attraverso i capi partito).
  • Art. 58 = scelta ed elezione diretta dei senatori (non indiretta - attraverso i capi partito)
  • Art. 71 = diritto dei cittadini elettori di proporre disegni di legge (quasi mai discussi e neppure esaminati)
  • Art. 75 = diritto dei cittadini elettori di abrogare leggi ordinarie fatte dal parlamento
  • Art. 138 = diritto dei cittadini elettori di confermare leggi costituzionali o di revisione costituzionale.
  • Art. 102 = diritto dei cittadini elettori di partecipare all'amministrazione della giustizia
  • Art. 114 = autonomia legislativa ed amministrativa degli enti locali (Comuni -Province - Regioni)
  • Art. 117 = Potestà legislativa ed attuativa degli Enti locali su alcune materie
  • Art. 118 = diritto dei cittadini elettori di essere agevolati nella partecipazione anche singolarmente
  • Art. 123 = diritto dei cittadini elettori di approvare lo Statuto regionale ed eventuali modifiche.
Tutti i diritti/principi costituzionali elencati SONO STATI (E LO SONO TUTTORA) inapplicati, ostacolati e raggirati ... ed è inutile continuare a parlare di democrazia o lamentare la mancanza di democrazia ... se si evita di parlarne.
Se avete notato quando si trattano questioni di estrema importanza:

  • ammortizzatori sociali
  • case popolari
  • precariato
  • finanza e crisi finanziarie
Gli amministratori locali spesso danno la responsabilità al parlamento o al governo centrale che hanno legiferato in maniera da impedire loro determinate azioni.
Invece di prendere una posizione volta a ribadire la loro autonomia (cfr. art. 134 Cost.) e rivendicare la loro autonomia ... preferiscono lo "scarica barile" ... perchè ?
L'ho detto più volte e lo evidenzio ancora !
Perché gli amministratori eletti sono quasi tutti membri e/o esponenti degli stessi partiti che hanno invaso/occupato il parlamento ed il governo centrale ... partiti che non sono altro che gruppi di persone verticistici e privi di trasparenza e democrazia interna !


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