martedì 19 giugno 2012

Una domanda agli italiani - art. 49 Costituzione italiana


Art. 49 Cost.:

"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale."

Riunirsi in partiti (per determinare la politica nazionale) non è un obbligo ... è un diritto ... e per determinare la politica nazionale non è indispensabile e necessario che i partiti debbano invadere TUTTE le Istituzioni come hanno invece fatto.

In teoria potrebbe candidarsi ed essere eletto in parlamento qualsiasi cittadino (cfr. anche l'art. 51 Cost.) che ne faccia richiesta (candidandosi) e venga votato (con una legge elettorale legittima però ... non anti-costituzionale come quella attuale, che non permette ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti - infatti i parlamentari li scelgono i capi partito o chissà chi altri)

Ergo la domanda è questa:

Come mai è impossibile diventare parlamentare se non si fa parte di un partito ? ... e se non si viene prima scelti e proposti al popolo da un partito ?

Spero che qualcuno risponda per creare eventuale dibattito.





Sinceramente stento a comprendere certe "opinioni" contrarie alla democrazia diretta.

La Democrazia Diretta non implica l'eliminazione né dei partiti e né dei rappresentanti.
La DD implica soltanto il potere che deve avere il popolo che deve essere MAGGIORE di quello dei suoi rappresentanti. 

Con che frequenza dovrà essere esercitato direttamente DIPENDERA' solo da come lavoreranno i rappresentanti eletti e da come si comporteranno i cittadini (che hanno la facoltà di esercitare o meno il loro potere direttamente).

Se gli eletti continueranno a perseguire i loro interessi e gli interessi delle lobbies avranno più pressioni e iniziative popolari da affrontare. 
Se lavoreranno nell'interesse della collettività il popolo eserciterà DIRETTAMENTE meno frequentemente il suo potere.

La questione è di una chiarezza estrema.

C'è anche da sottolineare che secondo l'art. 49 cost. chi si riunisce in partiti dovrebbe concorrere a determinare la politica nazionale con metodo democratico, mentre sappiamo bene che i partiti sono libere associazioni non regolate da alcuna legge, prive di trasparenza e soprattutto di democrazia interna, ovvero totalmente verticistiche dove comandano le dirigenze.

Come possono determinare la politica NAZIONALE all'interno di un parlamento e di un governo con metodo democratico se tale metodo non esiste neppure a livello interno di gruppo ?

Mancanza di trasparenza:
Nonostante lo scandalo ben noto, che fece scomparire si può dire tutti i partiti (anche se hanno cambiato soltanto il nome), di TANGENTOPOLI e il referendum del 1993 dove oltre il 90% degli elettori disse NO al finanziamento pubblico ai partiti (affluenza anch'essa superiore al 90% degli aventi diritto al voto) ... ancora oggi ci sono i parlamentari che hanno il coraggio di difendere la loro posizione sul finanziamento abrogato dal popolo nonostante non abbiano MAI attuato il referendum (infatti inventarono i rimborsi elettorali appena dopo il referendum, per completare l'opera nel 1999).

In sostanza:
  • del referendum se ne sono fregati.
  • dove vanno a finire i soldi che intascano i partiti non lo sanno nemmeno gli iscritti.
Hanno una sfacciataggine inqualificabile !

Democrazia interna:
Se un membro di partito eletto prova a contrastare le direttive della dirigenza del partito viene segato immancabilmente (ci sono tanti esempi che non elenco nemmeno perché non tutti li conoscerebbero).

Nonostante questo ancora molti elettori danno fiducia a questa gente ? Ancora molti elettori li legittimano ad operare col voto ?
Mah !

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione