giovedì 8 novembre 2012

Rivoluzione - quando è necessaria ?

Intanto occorre precisare il significato del termine, perché è molto facile fraintendere e fare confusione:

Il termine Rivoluzione (dal tardo latino revolutio, -onis, rivolgimento) indica un "mutamento improvviso e profondo che comporta la rottura di un modello precedente e il sorgere di un nuovo modello".

Non esiste una regola che stabilisce che per cambiare un modello occorre la violenza o la distruzione, anche se in linea di massima la gente associa la violenza alla rivoluzione forse perché la storia testimonia che le "rivoluzioni" sono state pressoché violente nella maggior parte dei casi ... e occorrerebbe chiedersi chi c'era in realtà dietro a quelle rivoluzioni.

Come spesso mi piace puntualizzare ribadisco che "un conto è quanto accade nella realtà" e "un altro conto è come dovrebbe essere la realtà quando esistono dei principi o delle basi che fungono da GUIDA."

Se per rivoluzionare (cambiare) un sistema che favorisce pochi e danneggia molti bisogna ricorrere alla violenza è molto probabile che chi ha interesse a mantenere in auge tale sistema, che a lungo andare provoca malumore e rabbia nella popolazione o in gran parte di essa, non fa nulla per evitarla e quindi dipende sempre da come si comporta chi vuole mantenere un potere assoluto a cui non vuole rinunciare per ovvie ragioni.

Interessante a mio avviso la definizione sopra citata "mutamento improvviso", perché in effetti a volte un cambiamento necessario occorre farlo nel più breve tempo possibile. Quando si parla di politica o di democrazia sento  spesso che molti sostengono che la democrazia richiede tempo (SONO PRETESTI - BANALI PRETESTI - PER NON VOLERLA).

Un esempio ?
  • La maggior parte degli esperti e facoltosi ritiene che il fumo faccia male alla salute. Per smettere di fumare la maggior parte degli esperti consiglia di smettere dall'oggi al domani definitivamente ! C'è chi invece preferisce ridurre gradualmente la quantità di sigarette ma sicuramente è meglio smettere definitivamente dall'oggi al domani.
Quando si parla di sistemi di governo che regolano lo sviluppo e le attività di una popolazione con leggi e regolamenti occorre tenere presente, OLTRE AI PRINCIPI GUIDA CHE SOLITAMENTE SONO CONTENUTI NELLE COSIDDETTE COSTITUZIONI (per chi le ha), le primarie e minime necessità di ogni singolo componente di una popolazione.

Ora vorrei sapere, tanto dai lobbisti quanto dai loro sicari - ovvero i politici che legiferano, attuano e giudicano - che concetto hanno di VITA DIGNITOSA (art. 36 Cost.
Per dirla in altre parole, secondo i nostri capi, e chi si ritiene forse più furbo di altri, un essere umano (cittadino) perché e per chi ? dovrebbe vivere ?

Facciamo due conti:
  • Il reddito medio del cittadino italiano - secondo la fonte ufficiale e più autorevole italiana - a cui fa riferimento anche il Governo (Istat) - è di 1300 euro/mese (anno 2010). Credo che nessuno possa negare che allo stato attuale tale reddito risulti inferiore - data la crisi che tutti acclamano.
  • Un affitto o un mutuo per avere un tetto sopra la testa supera abbondantemente la metà di tale reddito in ogni parte d'Italia (potete fare tutte le ricerche che volete).
  • Fra materie di prima necessità complementari che sono OBBLIGATORIE (luce - gas - acqua - conto corrente bancario) si arriva comodamente a 1000 euro mese.
Restano 300 euro per vestirsi e per mangiare.

Ora ripeto la domanda:
Premesso che con la situazione così descritta all'italiano medio, a cui TUTTI chiedono una parte del suo reddito per servizi o beni fornitigli, non resta che vivere per lavorare, ovvero per pagare tutto quanto elencato ... e da notare che ho omesso molte altre spese - come la telefonia e l'automobile (perché a mio avviso non indispensabili alla vita - ossia che se ne può fare a meno anche se a discapito della dignitosità del tenore di vita),

premesso quanto appena scritto, quindi, non pensate ? Voi lobbisti ... o chi crede di essere più furbo di altri, e Voi sicari dei lobbisti che fate leggi e regolamenti ... che un essere umano si stancherà prima o poi di guadagnare soltanto il denaro sufficiente per pagarsi una casa dotata di energia elettrica, gas per scaldarsi, cucinare e lavarsi, e per sostenere spese anche per andare a lavorare ... e nulla più ?

In sostanza:
Secondo Voi è una vita dignitosa quella che priva la persona di svagarsi o togliersi qualche soddisfazione personale ?

La vostra risposta non è influente, ovviamente, perché per quello che mi riguarda personalmente quello che conta è il MIO CONCETTO DI VITA DIGNITOSA e quello che serve a ME per renderla tale, quindi lo svago e le soddisfazioni personali, che ritengo indispensabili alla vita, me lo/le prendo con o senza il vostro consenso.
I passi da fare per una rivoluzione sono soltanto DUE (come avevo evidenziato in un mio precedente post):
  1. Smettere di votare (poiché si legittima un sistema truffaldino e obsoleto e si legittimano persone che se ne fregano della gente e della democrazia)
  2. Chiedere strumenti di democrazia diretta per rendere veramente democratico questo paese e il sistema politico italico
Se vogliamo aggiungere altro:


  1. Smettere di pagare balzelli e tasse senza senso e sproporzionate in rapporto al reddito dei ceti sociali più disagiati e a rischio. 

Questa è una Rivoluzione, che non sparge né sangue e né violenza, e che secondo me dovrebbero fare TUTTI, ed è necessaria quando qualcuno costringe altri a vivere una vita di merda, ovvero quando i costi dei servizi e delle materie INDISPENSABILI alla vita aumentano troppo in rapporto alle entrate di un cittadino.
Quanto aumentano gli affitti e/o i mutui per avere una casa ? La benzina ? L'energia elettrica ? Il gas ? L'acqua ? I rifiuti ?
Oltre a questi costi moltissima gente, che è già indebitata con le banche fino all'osso per avere fatto un mutuo per acquistare una casa, che sarà VERAMENTE SUA dopo 30 anni - se riuscirà a pagare tutto il mutuo con oltre il DOPPIO di interessi - deve pure pagare la tassa sulla prima casa ... che non è neppure sua !
Si lavora per vivere - ricordatevelo pezzi di merda ! Non si vive per lavorare ... e vivere comprende anche lo svago e le soddisfazioni personali perché sono cose anch'esse NECESSARIE alla vita e il sistema commerciale e consumistico lo sa benissimo (e voi politicanti di merda anche !)
Il problema è che Voi tutti sapete che l'Italia è popolata dagli ITALIOTI - e ve ne approfittate.



E' piena l'Italia di IMBECILLI che guardano Gandhi quale massimo esempio di coerenza e di vita ... beh ! guardate cosa diceva:



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