sabato 14 settembre 2013

Non se ne può veramente più (decadenza di Berlusconi)

Come avevo già osservato in questo precedente post, mentre milioni di Italiani sono a rischio e la nazione sprofonda sempre più in una crisi politica/economica/sociale spaventosa, tutte le forze politiche sono ancora incentrate su Berlusconi e sulla sua decadenza dalla carica di Senatore.

A questo punto non capisco neppure più Berlusconi. Ma con i capitali che ha ... chi cazzo glielo fa fare di battagliare ?
Mica crepa di fame se molla quella poltrona ! Tanto in galera non ci può andare ... di soldi ne ha da buttare ! Molla tutto e goditi la vita ...


Più che altro per vedere, FINALMENTE, una classe politico/rappresentativa interessarsi dei problemi della popolazione e della nazione, una volta tolto di mezzo il "grave" problema Berlusconi !

Ho messo le virgolette alla parola GRAVE poiché Berlusconi essendo solo un senatore (ora) non ha alcun potere se non quello di esprimere un voto parlamentare su un disegno di legge, come lo hanno tutti gli altri parlamentari.
In Senato di persone con egual potere ce ne sono altre 314 e nell'altra camera ce ne sono 630 (deputati).
Ora capisco che le informazioni italiche hanno instillato da tempo negli italiani il concetto che "un politico" possa farsi le leggi ad personam ... ma nella realtà è ben diverso.


Una legge può anche portare il nome di chi l'ha redatta o presentata ma per entrare in vigore necessita della maggioranza dei voti di ENTRAMBE le Camere (315+630/2+1 = 473 voti).
Se un disegno di legge diventa legge è perché, al di la di chi lo ha presentato o redatto, è stato votato dalla maggioranza dei membri che compongono il parlamento !

QUESTA ... E' LA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA TANTO AMATA DAGLI ITALIANI !

Torniamo a Berlusconi.

Come avevo detto la questione sta diventando veramente noiosa e stressante (a me ha rotto i coglioni da un pezzo) per le ragioni esposte, ovvero che sembra che i problemi dell'Italia passino in secondo piano se prima non si caccia Berlusconi dal parlamento che, come ripeto, non ha più alcun POTERE !

Nella lungaggine della decisione della giunta per le elezioni (come avevo specificato nel precedente post linkato all'inizio spetta ai politici la decisione poiché la magistratura può solo emettere la condanna) adesso spunta qualcuno che si attacca alla recente legge sulla INELEGGIBILITA', che prevede l'incompatibilità con la carica di parlamentare e ministeriale a chi è stato condannato in via definitiva con pene superiori a due anni, e poi magari va anche in piazza a manifestare in difesa della Costituzione italiana contro le riforme in cantiere promosse dall'attuale governo delle "larghe" intese.

Vediamo cosa dice questa nuova legge sulla "ineleggibilità":


DECRETO LEGISLATIVO 31 dicembre 2012, n. 235

Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190.
(Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4 gennaio 2013)

Art. 1Incandidabilità alle elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica


"1. Non possono essere candidati e non possono comunque ricoprire la carica di deputato e di senatore:

a) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di procedura penale;

b) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti nel libro II, titolo II, capo I, del codice penale;

c) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, determinata ai sensi dell'articolo 278 del codice di procedura penale."


La legge in questione non parla mai di retroattività (alcune leggi specificano espressamente la sua eventuale retroattività) ed è entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ovvero il 5 gennaio 2013 (cfr. art. 18 Dlgs 235/12).

La Costituzione italiana (che molti vogliono difendere e che sembra rispettino come il santo Graal) non prevede la retroattività delle leggi in materia penale:
Art. 25 comma 2 Cost.:"Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso."
Ora se la legge (Dlgs 235/12) è entrata in vigore il 5 gennaio 2013 e la sentenza definitiva di condanna a 4 anni a Berlusconi è del LUGLIO 2013 ... chiedere la decadenza di Berlusconi in virtù di quella legge significa fottersene della Costituzione (ma non è una novità - per eletti ed elettori), perché quella condanna è relativa ad un reato commesso PRIMA dell'entrata in vigore del Dlgs 235/12.
Bisogna essere degli ignoranti incalliti per continuare sulla linea che i sinistroidi, e qualcun altro, stanno seguendo ! 
Non serve neppure, a mio avviso, chiamare in causa la Corte Costituzionale poiché questa potrebbe esprimersi sulla legittimità costituzionale di una legge ma se la legge specifica espressamente un contrasto con la Costituzione.
Siccome, come ho già puntualizzato, il Dlgs 235/12 non parla mai di retroattività non si può neppure ritenere illegittimo ed è anche inutile chiamare in causa la Corte Costituzionale.


Chi pensa di farlo lo fa per farsi propaganda ... come pure chi insiste sulla decadenza di Berlusconi in virtù del citato Decreto Legislativo.
Alla fine le questioni si perdono sempre nelle solite chiacchiere e propagande e soprattutto LUNGAGGINI ... mentre il paese sprofonda nella merda (escluso ovviamente chi ha il culo attaccato alle poltrone parlamentari).

Quello che mi fa sempre specie è comunque il fatto che esistono sempre quelli che sbandierano la difesa ed il rispetto della Costituzione e della legalità solo quando gli fa comodo e nelle cose che gli fanno comodo.

In politica l'antipatia verso forze o persone politiche bisogna lasciarla a casa perché in politica si vince con idee e soprattutto con fatti concreti (che per chi fa politica in Italia è fantascienza).

Sembro un difensore di Berlusconi ? Non importa (come avevo già detto nel precedente post linkato anche in questo) ... io mi attengo a quello che la Costituzione recita e ragiono su quello.

O la sia cambia, invece di ritenerla intoccabile, o la si rispetta se la si vuole realmente rispettare ... ovvio che per rispettarla occorre sempre conoscerla.
Il mio punto di vista è e rimarrà sempre quello comunque:Il popolo deve avere un potere maggiore e la Costituzione va applicata in quei principi negati di partecipazione popolare e democrazia diretta e modificata per potenziare tali punti.
Tutto il resto è noia e dannoso
A conclusione dell'argomento:
Non bisogna fare riferimento a quando è stata emessa la condanna definitiva nei confronti di un ministro, di un presidente del consiglio e/o di un parlamentare  ma a quando è stato commesso il reato da dette figure istituzionali.
Se una condanna giunge dopo 10 anni da quando è stato commesso un reato e 10 anni fa (quando è stato commesso il reato) non esisteva la legge che ORA stabilisce l'incandidabilità di chi è stato condannato in terzo grado per quel reato non si può perseguire l'attore del reato in virtù di tale legge perché in materia penale le leggi non possono MAI essere retroattive (se lo fossero e fosse esplicito nella legge questa sarebbe illegittima).


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