lunedì 4 novembre 2013

Perché il Parlamento italiano è illegittimo ?

Per evitare fraintendimenti ho deciso di condensare in un solo post delle osservazioni fatte in molteplici post scritti in precedenza.

Questo perché sento spesso dei politicanti, talmente fieri ed orgogliosi di far parte del parlamento italico, alcuni dei quali si sono battuti talmente tanto per entrarvi (a loro dire per il bene della democrazia e della popolazione) che non fanno altro che ripetere che il parlamento è un organo di Stato previsto dalla nostra Costituzione.

Infatti l'immagine che ho scelto per questo post è proprio la Costituzione italiana, che sarei disposto ad insegnare nelle scuole pur non avendo alcun diploma o titolo didattico per farlo, e che rispetto forse più io di chi vanta di averla studiata nelle università o di esserne in qualche modo garante.

Riassumo il mio pensiero:
Il Parlamento italiano è un organo di Stato previsto dalla Costituzione italiana che sarebbe legittimo se fosse strutturato come previsto dalla Costituzione stessa. Quando dico che il nostro parlamento è illegittimo intendo dire che la sua formazione non è conforme al dettato costituzionale e pertanto diventa illegittimo.
Cosa si intende col temine "legittimo" ?
Il termine trae origine dal latino: "legitimus", ed è una parola composta dalle parole: "Legis" (legge) e "timus" (che indica appartenenza). Etimologicamente significa "CONFORME ALLA LEGGE".

La Costituzione italiana è la legge fondamentale della repubblica e pertanto quando si parla, ad esempio, di "legittimità costituzionale" di una legge ordinaria significa che questa è conforme alla legge fondamentale che è appunto la Costituzione italiana.
Infatti dagli artt. 134 e 136 Cost. si evince che una legge ordinaria deve essere legittima, ossia conforme ai principi, o dettami, esposti nella Costituzione italiana.

Se devono quindi essere legittime le leggi ordinarie ... tanto più deve essere conforme alla Costituzione italiana, ovvero legittimo, l'organo che ha la funzione di fare le leggi, ossia il Parlamento (cfr. art. 70 Cost.).

Invece ?
  • Abbiamo dei parlamentari (pure famosi in quanto spesso in televisione) che non conoscono neppure i primi 12 articoli della Costituzione (principi fondamentali) e lo hanno fatto capire a milioni di italiani quando qualcuno intervistandoli ha domandato loro cosa recitavano i soli artt. 1, 2 e 3. Ma come fa un parlamentare che  deve votare i disegni di legge a non conoscere la Costituzione italiana ? Se qualche proposta di legge comprende delle parti illegittime la vota ugualmente ... e se la legge passa rimane in vigore fino a che qualcuno non la presenti davanti alla Corte costituzionale. E quanti danni può fare una legge che contrasta i principi costituzionali se rimane in vigore per tanto tempo ?
  • Secondo l'art. 49 Cost. i partiti politici non sono un obbligo, ma un diritto dei cittadini di riunirsi per determinare la politica nazionale ... e non che devono costituire il parlamento, il governo e invadere qualsiasi ente pubblico e/o privato. Inoltre la politica nazionale deve essere determinata con metodo DEMOCRATICO da CHI SI RIUNISCE IN PARTITI, mentre sappiamo che i partiti sono associazioni assolutamente verticistiche dove ogni componente ha delle grosse difficoltà ad esercitare il proprio mandato senza vincolo (cfr. art. 67 Cost.). Come possono determinare con metodo democratico la politica nazionale all'interno di un parlamento e di un governo se non sanno determinare con metodo democratico nemmeno i loro affari internamente al partito di appartenenza ?
  • Secondo l'art. 51 Cost. tutti i cittadini, anche quelli NON ISCRITTI a nessun partito, possono accedere alle cariche elettive (quindi alla carica di deputato, senatore, consigliere comunale, provinciale e regionale), ma sappiamo benissimo tutti che se non fai parte di qualche partito non puoi presentarti a nessuna elezione (chi cazzo ti farebbe conoscere alla popolazione ? - i media italici ?). Ma non finisce qui ... anche se ti proponessi con un gruppo, o un partito, appena costituito non concorrerai MAI in condizioni di uguaglianza poiché per incominciare i partiti che hanno già membri in parlamento non devono neppure raccogliere le firme per presentare le loro liste alle elezioni ... i nuovi gruppi invece si ed anche con molta fatica poiché gli autenticatori delle firme - così stabiliti dalla legge (consiglieri comunali e provinciali) non sono obbligati ad autenticare le firme su richiesta di nuovi gruppi. Questo potrebbe portarli ad ostacolare alcuni ed agevolare altri grazie alla facoltà che hanno, anziché l'obbligo (e questo è stato già appurato da alcuni gruppi - che anche io conosco).
  • Secondo gli artt. 56 e 58 Cost. i deputati e i senatori devono essere scelti direttamente, al momento delle elezioni, dai cittadini, e non dai capi partito che i cittadini non sanno nemmeno chi siano, a meno che pensate di sapere in realtà chi finanzia o dirige i partiti da dietro le quinte (non sono i segretari come molti pensano). Infatti prima del 2005 i cittadini alle elezioni potevano scrivere sulle schede elettorali i nomi e i cognomi  dei candidati di preferenza, ma è anche ovvio che debba essere così perché se il cittadino con le elezioni deve scegliere a chi delegare l'esercizio della sua sovranità (poiché questo pretendono i parlamentari italici) , come può lasciare che il ruolo di parlamentare venga assegnato da terze persone ? Già mi scoccia il fatto che qualcuno debba decidere al mio posto ... se poi deve decidere qualcuno che nemmeno ho scelto io direttamente non mi devono girare le palle ? Visto cosa hanno fatto della delega del popolo TUTTI indistintamente nell'arco di 64 anni di repubblica costituzionale ?
  • Da decenni non svolge più il suo ruolo delegandolo al governo che deve svolgere quindi due funzioni. Con l'abuso dell'urgenza il governo sta facendo più leggi del parlamento - mentre molte leggi che il governo deve fare applicare sono ancora soltanto inchiostro su carta. Pensate un poco: se abbiamo almeno 150 MILA leggi nel nostro ordinamento e c'è da 20 anni sempre urgenza di nuove leggi ... quante leggi inutili ha fatto la nostra rappresentanza politica ?
Per questo mio modo di pensare per molti io sarei un sovversivo ma sono loro (i politici) che hanno sovvertito l'ordinamento dello Stato, ... non chi ne pretende il corretto ASSETTO ! E se qualcuno pensa di entrare in parlamento con un NUOVO gruppo, lista o partito per stravolgere gli obiettivi che si sono prefissati tutti coloro che nel corso degli anni hanno consolidato la cosiddetta CASTA ... o è un impostore o è un illuso (e chi vota tale gruppo, lista o partito pure).

Che se lo schiaffino nel cervello soprattutto gli amanti del voto elettivo che ancora votano con una legge elettorale illegittima ... per legittimare un sistema parlamentare e governativo illegittimi.
Solo il popolo può cambiare le cose mediante la Democrazia DIRETTA, quest'ultima componente ESSENZIALE della democrazia assieme a quella "rappresentativa" e che non sarà mai concessa dai rappresentanti eletti.
Il popolo deve chiederla ed ottenerla ! Con i mezzi di cui già dispone PERCHE' CI SONO !

(Artt. 46, 50, 51, 56, 58, 75, 102, 118, 123, 138 Cost. e art. 8 Dlgs 267/00).

Chi afferma che alla fine sono i rappresentanti a dover decidere non ha capito NULLA della democrazia e neppure di quanto è IMPLICITO nella Costituzione italiana perché quando i cittadini espongono necessità ai rappresentanti coi MEZZI legittimi e legali di cui dispongono, i rappresentanti hanno il DOVERE E l'OBBLIGO di attuare ciò che i cittadini chiedono ! O quanto meno di dare RISPOSTE esaustive alle loro richieste ! Per il semplice fatto che all'art. 1 della Costituzione italiana è chiaramente scritto che la sovranità "appartiene al POPOLO" (non a rappresentanti eletti dal popolo - oppure - che la esercita attraverso rappresentanti eletti).

Mi sembra di una chiarezza estrema che non richiede interpretazioni fantasiose.


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